Il pensiero del mattino

Il pensiero del mattino …

* Per me “lo stato” sono quelli che “stanno bene”. Non gliene importa nulla di nessuno.

Quando non ci sono soldi ci si rimboccano le maniche. Oltre i gomiti.
È valso per tutti quelli che siamo emigrati per lavorare. Per lavorare come migrante non facciamo più in tempo a salutare le mamme che stanno morendo, che si spengono aspettandoci, siamo talmente lontano che arriviamo soltanto al funerale, non vediamo i figli come crescono, le recite, il loro primo amore, non andiamo ai matrimoni di fratelli, sorelle o nipoti, non c’è ne festa ne chiesa né tradizione.
Non c’è niente. Solo lavoro.
Perciò no possiamo permetterci di fare le crocerossine.
Non possiamo lavorare per comodi altrui.
Lavoriamo duramente, come se avessimo un altra vita di scorta, da viverla nei migliori dei modi….
Però anche i parenti dei poveri anziani devono fare la loro parte.
Esserci! Collaborando e non solo dettando!
Tutto qua. I pesi, perché pesi lo sono, e pesi diventeremo anche noi, i pesi non possono essere lasciati soltanto su una persona, ossia la badante, anche se fosse una santa caterpillar ! *

Text Violeta Nazare